Questi grissini ritorti con esubero di pasta madre, nascono dalla volontà di non buttare la pasta madre che si moltiplica ad ogni rinfresco. Un mese fa cominciava la mia avventura con il lievito madre regalatomi da Piergiorgio Giorilli (qui tutti i dettagli). Iniziavano con i rinfreschi e le coccole a questo neonato. A dire la verità, non è stato quel gran sbattimento che immaginavo. Per adesso, l’unico problema è quanto si riproduce! Così cerco continuamente nuovi modi per utilizzarla.
Mi ha dato la ricetta dei grissini ritorti con esubero di pasta madre, una mia amica che è ha il lievito madre. Anche lei come me ha necessità di smaltire gli esuberi ed molte ricette a riguardo. Così ho anche sperimentato in una ricetta semplicissima anche l’olio del Frantoio Torresi di Potenza Picena. Un olio buonissimo che ho avuto il piacere di assaggiare durante il blog tour delle Marche organizzato dall’A.I.F.B. (Associazione Italiana Food Blogger) di cui faccio parte.
Il blog tour
Per chi si chiedesse cos’è un blog tour, è un viaggio, attraverso i sapori di una terra. Un viaggio alla scoperta di prodotti e produttori, per conoscere dalla viva voce di chi fa, quello che mangiamo. E’ un modo davvero bello per conoscere le infinite sfumature di questo paese. Ma anche le incredibili varietà di persone che lo compongono, ognuna con il proprio know how di sapienza, invenzione, tradizione e innovazione. L’Italia è tutto questo e le Marche non sono proprio seconde a nessuno. In questo viaggio abbiamo conosciuto produttori e prodotti davvero straordinari.
Il Frantoio Torresi
Il Frantoio Torresi è stata la prima tappa del blog tour . Ci ha accolti il volto sorridente di Tommaso Torresi, la terza generazione dello storico frantoio nato nel 1964. Tommaso ci ha spiegato i processi produttivi dell’olio (qui il video) e la storia della sua famiglia. Storia che parte dallo slogan “il futuro ha un cuore antico”. Poi ha stuzzicato il nostro lato ludico, con un giochino. Ci ha fatto assaggiare delle bruschette al pomodoro condite con 2 oli diversi (alfa e beta). Poi ci ha fatto votare l’olio più buono. Il 100% di noi ha votato beta, il suo olio, contro alfa, olio spagnolo di bassa qualità. Come associazione abbiamo fatto un figurone! Ma è stato facile!
La degustazione dell’olio
La degustazione dell’olio, guidata da Tommaso è stata poi, una tappa fondamentale, alla scoperta di questo straordinario prodotto. C’è infatti una tecnica per degustare l’olio esattamente come per il vino.
Va guardato, ma il colore ci dice solo se contiene più clorofilla (l’olio si presenta più verde) o più carotene (si presenta più giallo).
Non deve presentare odori sgradevoli, ad esempio odore di rancido, perché altrimenti non può definirsi extra vergine.
L’olio in bocca deve essere un po’ amaro, perché l’amaro è dato dagli anti ossidanti, e se non c’è vuol dire che non è fresco.
Un olio di qualità deve avere anche le note piccati. Queste si avvertono in gola, perciò va “strippato” (come si dice in gergo) cioè spinto in gola durante l’assaggio.
Siccome dice Tommaso: “l’olio è il valore aggiunto per i vostri piatti”, ho voluto provarlo in un prodotto semplicissimo come questi grissini. Erano davvero buonissimi, fragranti e profumati. Promosso a pieni voti anche l’olio del Frantoio Torresi. Approfitto di questo post per ringraziare ancora Tommaso e la sua mamma per la squisita ospitalità. Nei prossimi giorni, le altre tappe del tour.
Grissini ritorti con esubero di pasta madre
Ingredienti
- 350 g di pasta madre non rinfrescata
- 175 g di farina di grani antichi
- 1 cucchiaino di miele
- 35 g di acqua la quantità è indicativa, va regolata a seconda del grado di assorbimento della farina
- 70 g di olio extra vergine di oliva Frantoio Torresi Cuore Verde
- 12 g di sale fino
- q.b. sale dolce di Cervia per la superficie oppure semi di sesamo, di papavero …
Istruzioni
- Impastare con la planetaria, la pasta madre non rinfrescata a pezzetti e la farina. Aggiungere l’acqua e l’olio e aumentare la velocità. Quando l’impasto inizierà ad incordare (cioè ad attaccarsi al gancio dell’impastatrice), aggiungere il sale fino e lasciate lavorare la macchina per circa 5 minuti.
- Rovesciare l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e stendere la pasta in una sfoglia sottile con il mattarello. Ricavare tante strisce larghe circa 1 cm. Accoppiare le strisce due a due e arrotolarle, ricavando i grissini ritorti.
- Accendere il forno a 180° in modalità statica. Posizionare i grissini su una teglia da forno ricoperta di carta forno cosparsi con il sale di Cervia o semi di vario tipo e lasciarli riposare a temperatura ambiente, il tempo che ci mette il forno ad arrivare a temperatura.
- Cuocere circa 10 minuti, ma è meglio controllarli prima, vanno sfornati appena dorati, altrimenti si induriscono troppo.
- Una volta sfornati, farli raffreddare su una gratella.
Grazie Sabrina per questa prima parte di racconto del nostro tour! Ottima anche la ricetta di questi grissini, un ottimo modo per contestualizzare le nozioni apprese al Frantoio Torresi! =) Attendo con ansia il resto del reportage!
Ciao Mariangela, grazie!!! Ci saranno altre belle puntate!!!
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