I quaresimali fiorentini, i biscotti senza grassi, appaiono nelle pasticcerie, da oltre un secolo, a Firenze appunto nel periodo di Quaresima.
Questi biscotti al cacao fatti a forma di lettere dell’alfabeto, che si chiamano appunto Quaresimali.
la nascita dei quaresimali
Sono due, le versioni sulla loro nascita nel XIX secolo. La prima racconta di un convento tra Firenze e Prato, dove le monache avevano ideato una ricetta “di magro” per dei dolcetti. “Di magro” significava senza uova e grassi, perché fossero adatti ad essere consumati in Quaresima e fatti a forma di lettere dell’alfabeto, per ricordare la “parola di Dio”.
Più verosimilmente, questi biscotti sono una creazione della fabbrica Digerini Mariani, di Firenze che li produsse dai primi anni del Novecento. Alla chiusura della fabbrica, un’operaia del confezionamento ed il marito, Dante Scapigliati, misero su un biscottificio che continuò a produrre i quaresimali. Questi semplici biscotti ebbero talmente tanto successo che ancora oggi vengono venduti in questo periodo nelle pasticcerie fiorentine, spesso arricchiti da nocciole e cannella.
Originariamente destinati al consumo delle famiglie aristocratiche e dei prelati, si diffusero velocemente a tutti gli strati sociali e ancora oggi sopravvivono.
Per chi non abita a Firenze e quindi non può trovarli in pasticceria, sono molto facili da fare in casa, così potrete festeggiare la giornata dei dolci quaresimali del Calendario del Cibo Italiano
La ricetta è di Paolo Petroni da: “Il libro della vera cucina fiorentina“
Se vi piacciono i biscotti tradizionali toscani, nel blog ci sono i bruttiboni o Mandorlati di San Clemente, anche questi buonissimi!
I quaresimali fiorentini, i biscotti senza grassi
Ingredienti
- 3 albumi
- 200 g di zucchero
- 50 g di pasta di nocciole o farina di nocciole
- 200 g di farina 00
- 50 g di cacao amaro
- 1/2 bustina di lievito in polvere
- q.b. di cannella a piacere
- 1 arancia solo la scorza
Istruzioni
- Montare le chiare con lo zucchero, fino a formare una meringa lucida e soda. Unire insieme tutte le polveri ben setacciate e gli aromi ed aggiungerle a poco a poco alla meringa incorporando bene. Dovrà venire fuori un composto denso, ma dressabile con la sac a poche.
- Nota: per raggiungere questa consistenza ho aggiunto 1 albume.
- Inserire il composto in sac a poche e dressarlo su una teglia rivestita di carta forno, disegnando le lettere dell’alfabeto. Le lettere dovranno essere distanziate tra di loro perché il composto crescerà in cottura.
- La ricetta di Petroni dice di lasciar riposare le lettere per 2 ore prima di infornare il tutto. Ho fatto così, ma non ne capisco il motivo, con il lievito da dolci, di solito si dressa e si inforna.. Comunque i biscotti sono venuti buoni.
- Dopo 2 ore cuocerli in forno a 140° C per 15 minuti, tenendo conto che induriscono raffreddandosi e diventano molto croccanti.
Ciao, sapete se al posto della farina di nocciole posso mettere farina normale? Grazie in anticipo
Ciao, questi biscotti sono completamente senza grassi animali. La farina di nocciole, per quanto minimo contiene l’olio di nocciole, che aiuta la godibilità del biscotto che altrimenti è davvero poco saporito.
Non sono d’accordo che non siano “saporiti”. Da piccola li amavo molto, poi non li avevo più trovati. Erano senza nocciole, ma il cacao e la cannella davano ai biscottini (piccoli piccoli, rapidissimi da spolverare) un sapore godibilissimo. Comunque, questo è solo un parere. Maria Grazia
Ciao Maria Grazia, assolutamente i gusti sono personali. Quando li faccio ai corsi, finiscono in un baleno!