Dolci Ricette

La crostata con le fragole fresche adesso, non è un po’ presto? Le fragole si vedono sui banchi dei mercati e sugli scaffali dei supermercati già da febbraio. Odio questa cosa, perché quando dovrebbe essere la loro stagione, ormai mi sono venute a noia. Praticamente ormai ci sono peperoni, pomodori e melanzane tutto l’anno e le fragole rischiano di fare la stessa fine.  Ed è un peccato perché io le adoro. Infatti alla fine non ho resistito e le ho comprate. Sono pure stata fortunata perché erano davvero buonissime! E profumavano di primavera, così mi è venuta voglia di farci una crostata. Le fragole, non sono un frutto Una delle maggiori […]

Oggi ho fatto questi biscotti chicchi di caffè, ed ho scoperto, documentandomi, che per secoli la Chiesa ha osteggiato il consumo di caffè, definendola “la bevanda del diavolo”. In questi giorni di reclusione forzata, cucinare e leggere storie sul cibo mi riempie le giornate e ho imparato molte cose, come queste sul caffè. La bevanda del diavolo L’accanimento della Chiesa nei confronti del caffè, fu dovuto a varie ragioni: primo per il nome quahwa che in arabo significa eccitante. Una bevanda che facesse questo effetto, non poteva esser cosa gradita. Poi divenne la bevanda degli arabi, perché il Corano impediva di bere il vino, che fu sostituito dal caffè. Altro motivo

I quaresimali fiorentini, i biscotti senza grassi, appaiono nelle pasticcerie, da oltre un secolo, a Firenze appunto nel periodo di Quaresima. Questi biscotti al cacao fatti a forma di lettere dell’alfabeto, che si chiamano appunto Quaresimali. la nascita dei quaresimali Sono due, le versioni sulla loro nascita nel XIX secolo. La prima racconta di un convento tra Firenze e Prato, dove le monache avevano ideato una ricetta “di magro” per dei dolcetti. “Di magro” significava senza uova e grassi, perché fossero adatti ad essere consumati in Quaresima e fatti a forma di lettere dell’alfabeto, per ricordare la “parola di Dio”. Più verosimilmente, questi biscotti sono una creazione della fabbrica Digerini

Oggi l’Apple cinnamon pull apart bread, perchè in questa situazione, ho bisogno di fare dolci per trascorrere ore serene. Nessuno di noi ha mai affrontato una situazione simile. Privati della libertà personale da un virus! Dalla mattina alla sera catapultati in una vita irreale che non è la nostra e che non abbiamo scelto. Durante la crisi economica del 2008, mi sono fatta spesso la domanda: se avessi fatto altre scelte, come sarebbe adesso la mia vita? Mi riferivo alla condizione economica, naturalmente, ma non solo. Adesso, per quante domande possa farmi, ho sempre e solo la tristissima convinzione, di non essere padrona della mia vita. Le mie scelte in

I petit beurre fatti in casa, li ho provati di recente: li ho sempre mangiati, in particolare da bambina, ma quelli industriali. Adesso che sono adulta non sono una gran consumatrice di biscotti, o forse era meglio dire lo ero, perché da quando ho conosciuto questi, li rifaccio continuamente e naturalmente li mangio! Come per proust Recentemente però, durante un viaggio a Parigi, li ho visti in una boulangerie, erano stati appena sfornati ed ho deciso di acquistarne qualcuno. Appena ho aperto il sacchettino, il profumo del burro, mi ha catturata e il primo morso di quel biscotto, mi ha fatto lo stesso effetto delle madeleines a Proust. Sono stata

Oggi la crostata cheesecake ai lamponi ispirata al maestro Stefano Laghi, una goduria incredibile! Stare sempre in casa per l’emergenza corona virus, mi fa passare tantissime ore in cucina. Adesso anche insieme a mia figlia che è tornata a casa, perché anche la sua, come tutte le scuole, è chiusa. Però insieme facciamo davvero un sacco di cose buone da mangiare: come questa torta del maestro Stefano Laghi. In realtà lei fa la pasticciera e io faccio le foto, scrivo e anche imparo un sacco di cose. La crostata cheese cake mi ha intrigata subito. Una cheese cake cotta dentro un guscio di frolla montata, gelatina di lamponi, un disco