dolci regionali

I cantuccini di Prato sono i famosi biscotti croccanti e granulosi con tante mandorle, orgoglio di tutta la regione. Il 37% dei cantuccini di Prato, prodotti dai nostri artigiani, viene consumato fuori dall’Italia, nell’ Unione Europea, stati Uniti, Giappone e Russia. Tanto da portare nella regione un fatturato di oltre 30 milioni di euro l’anno. Mica male per un biscotto! Storia dei cantuccini di Prato I cantuccini sono molto antichi, risalgono infatti almeno al XVI secolo. Il nome sembra derivare da “cantellus”, in latino “pezzo o fetta di pane”, una galletta salata che già i soldati romani consumavano durante le campagne militari. Altri fanno derivare la parola da “canto”, angolo, […]

I ricciarelli di Siena sono prodotti dolciari a base di mandorle, zuccheri e albume d’uova, cotti al forno. Hanno una forma a losanga ovale e si presentano coperti di zucchero a velo con la superficie crepata. Candidi, con il bordo leggermente ambrato e l’interno color mandorla, i ricciarelli di Siena si devono sciogliere in bocca, dolci ed impalpabili. Quelli veri si producono solamente nel territorio della provincia. I “veri” ricciarelli di Siena non contengono farina, sono quindi dolci gluten free adatti anche ai celiaci. La storia dei ricciarelli Sono dolci nati nei conventi e poi trasferiti nelle spezierie. Derivano da un dolce medievale che si chiamava morselletto o morzelletto e

Il Bonet (si pronuncia bunèt) è un dolce tipico delle Langhe piemontesi, regione storica del Piemonte, situata a cavallo delle province di Cuneo e di Asti. Appartiene alla famiglia dei budini e crème caramel ed ha origini molto antiche. Infatti ne troviamo notizie, in alcuni racconti che narrano della presenza di questo dessert durante i banchetti nobiliari nel XIII secolo. L’origine del nome Sull’origine del nome di questo dessert ci sono diverse scuole di pensiero. Bonet in piemontese significa cappello, inteso come berretto da notte e questo ha dato origine a due ipotesi. La prima sostiene che “bonét ëd cusin-a” ovvero cappello da cuoco, fosse il nome dato allo stampo a forma di cappello dove

La torta caprese è una meravigliosa torta fatta di mandorle e cioccolato, senza farina, pertanto completamente gluten free. Ma la cosa più importante è che è talmente buona che le leggende sulla sua origine sono ben due. Maria Carolina d’Asburgo e la caprese Nel 1700, nella Napoli Borbonica, Maria Carolina d’Asburgo arriva a Napoli dall’Austria come sposa di Ferdinando IV, il Re Nasone. I due erano già sposati per procura, quando la sedicenne Maria Carolina, vide il Re per la prima volta. E fu un trauma! “Mio marito è ripugnante” scriveva a Vienna e non era solo un discorso fisico, anche caratterialmente erano diversi. La principessa educata secondo i parametri

La torta della nonna è una torta di pasta frolla, ripiena di crema pasticcera e ricoperta di pinoli e zucchero a velo. La storia In Toscana questa torta di origini aretine, (o forse fiorentine) ha avuto un successo incredibile che l’ha portata ad essere un classico. Negli anni 80 e 90 del secolo scorso, si trovava in ogni ristorante o pasticceria dalle grandi città ai borghi più piccoli. In realtà il fatto di essere così tanto popolare, ne ha fatto perdere le origini. Secondo alcuni la torta nacque a Firenze, per la scommessa di Guido Samorini, cuoco e ristoratore. Secondo altri semplicemente i clienti stanchi dei soliti dolci, chiesero qualcosa

Il salame al cioccolato è una delle prime ricetta che ho iniziato a fare da bambina. Era il dolce facile che potevo fare tutta da sola, perché non c’era da cuocere niente, solo da sciogliere il cioccolato a bagnomaria. La soddisfazione era immensa perché era buonissimo e mi prendevo i complimenti degli amici. Fino all’Università l’ho fatto spesso, poi l’ho dimenticato a fronte di dolci più complessi. Quando sono nati i miei figli, l’ho insegnato a loro e ci sono stati anni in cui è tornato in auge. Poi di nuovo l’oblio e oggi mi sento in dovere di pubblicarlo perché questa ricetta fa davvero parte di me, della mia