ricette vegane

I pici all’aglione, sono un piatto famosissimo della cucina senese e molto legato a questo territorio, sia perché i pici si fanno solo nell’area sud della provincia di Siena, sia perché l’aglione si trova solo in Valdichiana. Quando faccio i corsi di Cucina Toscana, non manca mai una lezione sui “Pici”, perché questa pasta è la quintessenza della toscanità. Sono infatti un piatto povero, fatto con poco (farina, acqua ed un filo d’olio extra vergine di oliva), ma con un gusto incredibile, dato dalla lavorazione manuale. Pici in Toscana, Umbrichelli in Umbria I pici sono un piatto tipico del sud della provincia di Siena, di minuscoli borghi come Montalcino, Pienza, […]

La cecina l’amarcord delle vacanze estive, sapete perché? Quando ero bambina, passavo l’estate al mare con i nonni sulla costa toscana, in Maremma: erano mesi bellissimi, spensierati durante i quali si alternavano momenti di gioco sfrenato, ad attimi di completo relax passati ad osservare il mare in silenzio e a mangiare la cecina. Questo cibo ha fatto da scenario a tutte le mie vacanze marine da piccola. Era la nostra merenda (o lo spuntino di metà mattina) e si svolgeva secondo un preciso rituale. Rigorosamente dopo il bagno, con indosso l’sciugamano, si correva, naturalmente in branco, a comprare la cecina al chioschetto. Ovviamente ci spintonavamo per entrare, il proprietario ci

Un piatto colorato e salutare le tagliatelle fatte in casa con zucca, zenzero e cavolo nero: pieno di vitamine, di colore e di allegria. A proposito di allegria, vi ricordate il gioco che abbiamo fatto a San Valentino lo scorso anno? Se non lo ricordate guardate qui, qui e qui.   Il gioco di San Valentino Le mie amiche si sono talmente divertite che quest’anno hanno riproposto il tema ma con delle varianti. Un piatto per un uomo del nostro passato: piatti che piacevano ai nostri fidanzati (a quelli che non abbiamo sposato) o cibi che pensavamo di cucinare a qualcuno che ci piaceva, un ricordo amoroso legato alla tavola. Ognuna di noi, ha raccontato

La panzanella croccante di Fabio Picchi, è uno di quei piatti che mi ha fatto riconciliare con un piatto tipico della mia terra che ho sempre detestato. E’ un piatto della tradizione toscana contadina, quindi un piatto povero, nato dal recupero del pane raffermo, adatto a sfamare e rinfrescare dopo il duro lavoro estivo nei campi.  Io sono toscana perciò questo piatto a casa mia è sempre andato alla grande, ma l’ho sempre odiato. Infatti la panzanella classica si fa bagnando il pane raffermo in acqua fredda, poi si strizza ed esce fuori una roba che sembra la pappa del cane. L’estetica è devastante e siccome io, mangio prima con

Per adesso il tempo regge ed ho ancora voglia di piatti freschi, estivi. E cosa c’è di più fresco ed estivo dell’insalata di riso venere? La storia Oggi è un piatto quasi scontato, ma nella nostra secolare tradizione culinaria, non ve n’è traccia fino al Secondo Dopoguerra. Infatti fino alla seconda metà dell’800 il riso è un piatto presente solo sulle tavole altolocate, perché era un prodotto molto costoso. Quindi era impensabile farne un piatto unico, semplicemente per provvedere al pasto. Infatti nei maggiori ricettari, come ad esempio l’Artusi, non ve n’è traccia e sarà così, fino agli anni ’50 del Novecento. Poi nell’immediato dopoguerra, il riso comincia a diventare

Gli spaghetti alla Boccalona, sono una fantastica ricetta delle trattorie fiorentine, non quelle” da turisti, quelle vere dove ci trovavi (il passato è d’obbligo perché sono sempre più rare!) gli “omini” più caratteristici, gli osti più straordinari e avventori talmente tipici che potevi scriverci un libro sulla “fiorentinità”. “Boccalone” in toscano vuol dire credulone, ma anche becero, ed un po’ volgarotto. Al femminile invece si indica una donna che parla (di solito per esperienza diretta!) di argomenti piccanti. Dal piccante dell’argomento sesso, alla piccantezza del piatto, il passo è breve. Quindi gli spaghetti alla boccalona, da qui il nome di una pasta semplicissima a base di pomodoro, peperoncino abbondante e