Lo stracotto alla fiorentina, è uno straordinario piatto della tradizione toscana. Lo stracotto è quasi una tecnica di cottura che ha come obiettivo finale, avere carni morbidissime. Si parte sempre da carni povere o in pezzi interi o a cubetti tipo spezzatino, ma in entrambi i casi la cottura si aggira intorno alle 3 ore. Necessarie affinché il tessuto connettivo, caratteristico di tagli poveri quali la sorra, si sciolga nella lunga cottura. Si trasforma così in una gelatina che avvolge verdure e succhi della carne e va a creare un sugo morbido e avvolgente che richiama fette di pane toscano. stracotto e spezzatino Quando ero piccola, non capivo la differenza […]
cucina toscana
Il capretto in forno è uno di quei piatti che fa subito Pasqua! Lo so che le ricette pasquali si pubblicano prima della festività, ma questo capretto è stato un regalo inatteso. Quindi ieri l’ho cotto come da tradizione e oggi lo pubblico. L’agnello nel simbolismo pasquale Di solito a Pasqua si mangia l’agnello che ricorda la fuga dall’Egitto del popolo ebraico: infatti, l’angelo sterminatore o decima piaga avrebbe risparmiato i figli maschi, di quelle famiglie che avessero segnato l’architrave della porta con il sangue dell’agnello e proprio a seguito di questi fatti, il faraone concesse a Mosè di riportare il suo popolo nella Terra Promessa. Questo è il simbolismo
Ho raccontato più volte, della capacità delle mie nonne di inventare cibi deliziosi, riciclando gli avanzi, ma le melanzane ripiene di ragù, appartengono proprio ad un altro pianeta. In realtà sono uno di quei piatti che venivano realizzati appositamente, perché sono buoni da morire. Così tanto che quando mia nonna la domenica faceva il ragù, magari in piena estate con 40° all’ombra, ne faceva in abbondanza, in modo da averlo per le melanzane. Così quando mi capita che avanza il ragù in piena estate, mi torna alla mente questo piatto. Era l’ora di pubblicarlo! Come tutte le verdure ripiene è un secondo piatto molto gustoso, adatto alla stagione estiva. Si
Oggi una ricetta semplice, della tradizione toscana: il pollo alla cacciatora con peperoni e olive. Un piatto fantastico della cucina contadina nella versione che faceva mia nonna quando ero bambina. Infatti il pollo alla cacciatora classico toscano, non prevede altro che il soffritto ed il pomodoro, ma è un piatto a cui si deve abbinare un contorno. Così, mia nonna, una donnina di un metro e quaranta, secca secca, ma tosta come un guerriero spartano, per ottimizzare il pranzo inseriva anche peperoni e olive, garantendo il contorno, ulteriore scarpetta e il risparmio di carne che all’epoca era necessario. Così il pollo alla cacciatora diventava un secondo importante e oggi lo
Le polpette al sugo sono un piatto che non ho mai amato particolarmente, per il semplice motivo che non ne ho mai mangiate di particolarmente buone. Poi a forza di provare ricette, ho imparato a farle squisite ed ho cominciato ad apprezzarle. Ma le facevo fritte e poi ripassate nel pomodoro, per questo motivo le cucinavo di rado, perchè erano un piatto troppo calorico. Già perché dopo il lockdown ho dovuto iniziare a preoccuparmi delle calorie accumulate in mesi di esilio casalingo, quindi ho iniziato a correre e a mangiare in modo più light. Ho iniziato a ridurre le calorie a tutti i piatti, ma ridurle alle polpette non era
Il salame al cioccolato è una delle prime ricetta che ho iniziato a fare da bambina. Era il dolce facile che potevo fare tutta da sola, perché non c’era da cuocere niente, solo da sciogliere il cioccolato a bagnomaria. La soddisfazione era immensa perché era buonissimo e mi prendevo i complimenti degli amici. Fino all’Università l’ho fatto spesso, poi l’ho dimenticato a fronte di dolci più complessi. Quando sono nati i miei figli, l’ho insegnato a loro e ci sono stati anni in cui è tornato in auge. Poi di nuovo l’oblio e oggi mi sento in dovere di pubblicarlo perché questa ricetta fa davvero parte di me, della mia