cucina toscana

La ricetta del pomodorino di pappa al pomodoro, è una delle tre firmate da me, presenti nel libro “Io essicco – manuale pratico dell’arte di essiccare“. Il manuale, sarà dato in dotazione con l’acquisto del nuovo essiccatore Atacama dell’azienda Trespade, ma le mie ricette potrete trovarle anche sul blog.Ho già pubblicato Maki di lamponi, fragole e pistacchi di Bronte e oggi che è la giornata del “Sembra ma non è!” del Calendario del cibo italiano, ne pubblicherò una nuova, in tema con questa giornata. Il piatto è una interpretazione in chiave amuse bouche di classico toscano: la pappa con il pomodoro. Ho giocato sulla forma del pomodorino a grappolo che una volta […]

I cenci di Carnevale, sono una variante toscana di dolci fritti che tradizionalmente invadono la nostra penisola in questo periodo. Li sentirete chiamare “chiacchere”, “lattughe”, “crostoli”, “frappe”, “sfrappole”, “cioffe”, “gale”, oppure “maraviglie” in Sardegna. Le differenze sono soprattutto negli aromi o nei liquori usati nella ricetta, oppure nella forma, ma la sostanza resta quella. L’origine La loro origine è da ricondurre alle Liberalie, le feste organizzate in onore del dio della fecondità e dei Vizi Liber Pater. Le liberalia, avevano sostituito i Baccanali, giudicati troppo sfrenati. In queste occasioni, le “frictilia“, gli antenati dei cenci, venivano distribuite per strada da donne anziane con il capo cinto di edera. Grazie alla

Le crespelle alla fiorentina sono tra quei piatti che Caterina de’ Medici, portò in Francia quando andò in sposa al duca d’Orleans. Probabilmente antenate delle celebri Crêpes francesi, si chiamavano in realtà “pezzole della nonna”, perché venivano piegate a triangolo, come i fazzoletti (pezzole) che le contadine usavano portare in testa. Erano farcite con la “salsa colla”, antenata della più famosa besciamella.  Caterina de’ Medici Caterina Maria Romula di Lorenzo de’ Medici (Firenze 13 aprile 1519 – Blois 5 gennaio 1589) fu regina consorte di Francia, in qualità di moglie di Enrico II d’Orleans. Non era soddisfatta della cucina francese e così si fece raggiungere da cuochi italiani e fece loro realizzare le ricette di cui era ghiotta. Trasformò

Questo spezzatino in bianco con le verdure, nasce da una scommessa che ho fatto con me stessa. Amo le lunghe cotture della carne, ma dal mio blog non si direbbe. Ci sono poche ricette di questo tipo perché sono difficili da impiattare e fotografare. In generale, la presentazione in piatti belli ed eleganti per la carne è piuttosto difficile, farlo con uno spezzatino è praticamente una sfida! Quindi ho fatto una scommessa con me stessa e mi sono detta che ce la dovevo fare per forza, a servire un piatto di spezzatino con le verdure che non sembrasse “la pappa del cane”. E devo dire che sono molto soddisfatta del

In questo blog ci sono molte ricette di pici, quelli all’aglione, e quelli con il ragù di colombaccio, quindi oggi  presento “i pici alle briciole” per festeggiarli con il Calendario del Cibo Italiano (26 gennaio, giornata dei Pici e dei Bigoli).  Un po’ di storia I pici sono un piatto talmente antico che sembra addirittura di epoca Etrusca. Testimonianza di ciò la troviamo a Tarquinia, nella Tomba dei Leopardi (V secolo a.C.) dove si può ancora vedere, la scena di un banchetto, durante il quale un servo, porta una scodella contenente una pasta lunga ed irregolare, con tutta probabilità, l’antenata dei pici.  Questo piatto è noto tra Toscana (area sud della provincia

La pasta e fagioli alla toscana è un piatto che mi è molto caro, mi ricorda i miei nonni, i loro racconti di cibi antichi, di lunghe cotture, di cucine vissute per ore ed ore in attesa di un unico piatto e di condivisione dei pasti tra tante persone. Quindi oggi che è la giornata della pasta e fagioli per il Calendario del Cibo Italiano, mi è proprio venuta voglia di festeggiare questo piatto povero, pieno di bei ricordi. Il mio personale cantastorie Da bambina mangiavo poco e di malavoglia, così mio nonno mi raccontava le storie che lui stesso inventava per me, per intrattenervi durante il pasto. Le sue