Vi chiederete chissà che cosa sono gli spaghetti sulle tracce del Tonno del Chianti? Effettivamente potreste averne motivo, ma c’è di mezzo l’MTC e allora sapete già che tutto può succedere. Ma andiamo per gradi. In questi giorni di lock down, ho fatto il Tonno del Chianti, ma questa non è una novità, dato che lo faccio davvero spesso. Il Tonno del Chianti, per chi non lo conoscesse è lombo di maiale, tenuto sotto sale, poi sciacquato e cotto per 5 ore nel vino bianco, aromatizzato con alloro, ginepro e chiodi di garofano, dopo di che si mette sott’olio e si conserva a lungo. L’aspetto estetico somiglia davvero al tonno, […]
primi piatti
Oggi è scattata la voglia degli gnocchetti di patate al pomodoro ricco, probabilmente complice il brutto tempo. Ma dato che avevo ancora un po’ di patate bianche vecchie, adattissime per farli, (ricordatevi che le patate novelle non vanno bene), perché non cimentarsi? D’altra parte questo periodo di vita casalinga, ho cercato di far fuori le scorte della dispensa, di pulire, ottimizzare e consumare prodotti che “giacevano” da un po’. Ho cucinato tantissimo di tutto, però ogni tanto, ci è venuta voglia di qualche piatto e strano a dirsi, sempre qualcosa di un po’ fuori stagione. Infatti per pomodoro fresco è ancora troppo presto, ma c’è una soluzione a tutto. Adesso
Le pappardelle al ragù di nana, sono un piatto meraviglioso della cucina toscana tradizionale, ma per favore non chiamatela “anatra” che qui in Toscana non si può sentire! Chiamare questo piatto “pappardelle al ragù di anatra”, fa venire in mente un piatto da gastrofighetti che tolgono il grasso al prosciutto di Cinta. Invece queste pappardelle, sono un piatto robusto e conviviale, per i giorni di festa, in particolare per le feste dei grandi lavori agricoli come la mietitura e la vendemmia. Naturalmente è un piatto pieno zeppo di calorie, così come di gusto. Quindi se siete a dieta, passate oltre, ma se volete essere felici, provate questo piatto, perché il
La ribollita, altro non è che una zuppa di cavolo nero e fagioli con l’aggiunta di pane toscano raffermo, che il giorno successivo viene riscaldata con l’aggiunta di olio extra vergine di oliva. Infatti nella civiltà contadina era uso preparare piatti in quantità per risparmiare l’uso del fuoco e del tempo, quindi riscaldarli e mangiarli il giorno dopo, non solo le zuppe, ma anche spezzatini e stufati. Alla corte di Cosimo de’ Medici Fonti manoscritte e di stampa risalenti al Cinquecento, attestano l’esistenza di una minestra preparata con alcuni degli ingredienti che caratterizzano la Ribollita: il pane e il cavolo nero. La ricetta è quella di Giovanni Del Turco, compositore di madrigali
Le crespelle alla fiorentina sono tra quei piatti che Caterina de’ Medici, portò in Francia quando andò in sposa al duca d’Orleans. Probabilmente antenate delle celebri Crêpes francesi, si chiamavano in realtà “pezzole della nonna”, perché venivano piegate a triangolo, come i fazzoletti (pezzole) che le contadine usavano portare in testa. Erano farcite con la “salsa colla”, antenata della più famosa besciamella. Caterina de’ Medici Caterina Maria Romula di Lorenzo de’ Medici (Firenze 13 aprile 1519 – Blois 5 gennaio 1589) fu regina consorte di Francia, in qualità di moglie di Enrico II d’Orleans. Non era soddisfatta della cucina francese e così si fece raggiungere da cuochi italiani e fece loro realizzare le ricette di cui era ghiotta. Trasformò
In questo blog ci sono molte ricette di pici, quelli all’aglione, e quelli con il ragù di colombaccio, quindi oggi presento “i pici alle briciole” per festeggiarli con il Calendario del Cibo Italiano (26 gennaio, giornata dei Pici e dei Bigoli). Un po’ di storia I pici sono un piatto talmente antico che sembra addirittura di epoca Etrusca. Testimonianza di ciò la troviamo a Tarquinia, nella Tomba dei Leopardi (V secolo a.C.) dove si può ancora vedere, la scena di un banchetto, durante il quale un servo, porta una scodella contenente una pasta lunga ed irregolare, con tutta probabilità, l’antenata dei pici. Questo piatto è noto tra Toscana (area sud della provincia