I biscottini salati allo zafferano, sono uno stuzzichino adatto ad ogni occasione. Ottimi per l’aperitivo, possono anche essere usati come base per farciture di vario genere. Unendone due con una crema, effetto “baci di dama”, otterrete effetti molto gradevoli. Come farciture, sono ottime quelle a base di pollo, pesce, frutti di mare, cavolfiore, tutti gusti che si sposano in maniera egregia con lo zafferano. Senza farcitura, possono anche essere arricchiti con mandorle tritate o con un pizzico di noce moscata o cardamomo. La grande capacità di abbinamenti dei biscottini salati allo zafferano, li rendono ideali per essere proposti più e più volte in vesti sempre diverse. Diverranno un must per […]
Il Fudge è un dolcetto celeberrimo nel Regno Unito, ma pare che sia una invenzione americana. Non è propriamente un cioccolatino, non è una caramella mou, ma sia negli Stati Uniti che nel Nord Europa, questo dolcetto, lo amano tutti. nasce per una casualità Nel 1886, in una fabbrica di Baltimora, una partita di caramello avrebbe inavvertitamente assunto la consistenza di una poltiglia. Guardando quel disastro, gli artigiani, pare che abbiano esclamato: “Oh, fudge”! (Che truffa!), dando il nome a quello che sarebbe diventato un dolce famosissimo. Infatti la famosa poltiglia qualcuno deve averla assaggiata e deve pure averla trovata buona, tanto da provare a riprodurlo. Arriva alla popolarità all’interno
Ravioli di pecorino di Pienza con zucca gialla profumata all’arancia è una splendida ricetta dello chef Gaetano Trovato, del Ristorante Arnolfo di Colle Val d’Elsa, che è riportata nel libro “Arnolfo, l’arte del gusto in Toscana” edito da Gribaudo nel 2003. Questo piatto come tutta la cucina di Gaetano, si basa sulla grandezza degli ingredienti usati. Il Pecorino di Pienza Il Pecorino di Pienza è il principe di questa ricetta. Un formaggio che lega Toscana e Sardegna. Infatti cinquant’anni fa la Val d’Orcia non era ancora il buen ritiro dei vip che è oggi. Anzi, come altre zone rurali della Toscana era un posto dove nessuno voleva stare. Soprattutto i giovani, che
I biscottini ‘briachi, sono biscotti tradizionali della cucina toscana, in particolare chiantigiana. Non è un caso che si definiscono ‘briachi o meglio ‘briai, dato che noi toscani non abbiamo gran dimestichezza con la pronuncia della lettera “C”. Questi biscotti sono fatti con un buon bicchiere di vino Chianti e si consumano di solito inzuppati nel Vinsanto, come i più noti cantuccini di Prato. Ovviamente per il fatto che contengano vino, l’attitudine toscana alla burla li fa definire subito ‘briachi. l biscotto ‘briaco è un biscotto grezzo, rustico, ma buono, buono. Sa di cose fatte in casa, di coccole e di famiglia, ed è l’ideale da tenere a portata di mano
Un classico della cucina toscana rivisitato da me: il petto di anatra nana farcito. In realtà in Toscana lo chiamiamo “petto di nana farcito”. La nana è fantastica, anche semplicemente arrosto nel forno, ma per le feste la tradizione la vuole farcita, per arricchire il piatto. Oggi vi presento solo il petto farcito, ma è comunque un piatto degno del pranzo di Natale o del Cenone di Capodanno. Tradizionalmente si riempie di castagne, ma questa versione è veramente molto gradevole. Un ripieno a base di zucca e scarola, tipicamente invernale, ulteriormente insaporito da un fantastico lardo di Cinta Senese. La zucca lievemente dolce, la scarola con un gusto leggermente amarognolo,
I grissini di sfoglia aromatizzati, sono uno stuzzichino incredibilmente buono, adatto sia ai buffet che a completare il cestino del pane per pranzi e cene più formali. Certo è che se avete la sfoglia pronta si fanno in un attimo e vanno bene anche per un aperitivo tra amici o semplicemente per mettere in tavola qualcosa di sfizioso. Insomma, le occasioni per mangiarli, saranno innumerevoli. La scelta della pasta sfoglia, sarà a vostra scelta. Qui sul blog ci troverete già quella di Iginio Massari, quella di Luca Montersino, la mezza sfoglia integrale di Omar Busi, la sfoglia finta di Adriano. Ma questi li ho fatti con la sfoglia di Melanie