I medaglioni di filetto di Cinta senese alla birra, sono un piatto di una semplicità disarmante. Ma nello stesso tempo di una bontà che incanta. Il maiale deglassato con la birra, forma un sughetto amarognolo che si sposa magnificamente con la Cinta, già di suo saporitissima.
Alcune volte mi capita di assaggiare dei piatti la cui semplicità mi disarma, perché inconsciamente faccio sempre il parallelo tra buono e difficile. Non mi spaventano le sfide culinarie, ma rimango ancora stupita dalla facilità. Questo piatto rappresenta bene quello che intendo dire. Si prepara in pochi minuti e la riuscita è garantita per tutti, anche per chi non è pratico.
La cinta senese
La “cinta senese ” è un maiale di razza autoctona toscana della Montagnola Senese. Prende il nome dal suo caratteristico manto nero, con la cinta (cintura) bianca e dalla zona di provenienza. E’ una razza antichissima, presumibilmente già conosciuta in epoca romana, ma se ne trovano tracce documentate intorno al 1300. Ambrogio Lorenzetti infatti, nel 1338, raffigura il maiale di Cinta Senese, nel suo celebre affresco “Effetti del buon governo in città ed in campagna”, visitabile al Palazzo Comunale di Siena.
Ma non è l’unica opera d’arte dove troviamo questo animale; anche a Gaiole in Chianti, nel ciclo di affreschi della cappella di Casanuova di Ama” del 1596, c’è raffigurato un maiale di Cinta Senese ai piedi di Sant’Antonio Abate.
Si trovano inoltre figure di maiali di Cinta in manuali di medicina del XVI secolo: probabilmente il tessuto adiposo veniva utilizzato per pomate ed unguenti.
Il verro cinto del Barone Ricasoli di Brolio
L’allevamento della Cinta è passato indenne attraverso i secoli, fino all’immediato dopo guerra. Mio nonno ricordava il leggendario “ Verro Cinto” di proprietà dei Baroni Ricasoli di Brolio, come il più ambito esemplare da riproduzione.
Nonostante la storia antichissima, essendo una razza poco prolifica, se ne è rischiata l’estinzione ed è stata salvata quando ne esistevano solo 150 esemplari.
A marzo 2012 la Cinta Senese ha finalmente ottenuto la DOP (Denominazione di Origine Protetta) e così abbiamo scongiurato il pericolo di perdere per sempre queste fantastiche carni.
Se vi sono piaciuti i medaglioni di filetto di Cinta Senese alla birra, provate anche il ragù fatto con la Cinta e anche l’hamburger, l’arista all’arancia, tutti piatti straordinariamente buoni.
Medaglioni di filetto di Cinta Senese alla birra
Ingredienti
- 1 filetto di Cinta Senese da circa 600 g
- alcune fette di pancetta steccata agli aromi Antica Macelleria Falorni
- alcuni cucchiai di olio extra vergine di oliva
- q.b. di sale
- q.b. di pepe
- alcuni spicchi d'aglio
- alcune foglie di salvia
- alcuni rametti di rosmarino
- 1 bicchiere di birra
Istruzioni
- Prima di tutto pareggiare il filetto e ricavare dei medaglioni di 3/4 cm di altezza.
- Rivestire il bordo dei medaglioni con la pancetta a fette e legare bene con lo spago da cucina.
- In una casseruola scaldare l’aglio in camicia, salvia e rosmarino e unire i medaglioni.
- Farli rosolare bene su tutto il bordo, poi sopra e sotto.
- Salare, pepare e togliere dalla casseruola, tenendo in caldo.
- Nella casseruola unire la birra e far andare a fuoco alto per alcuni minuti per far ritirare il sughetto.
- Inserire di nuovo il maiale, rigirarlo bene nel sughetto e servire subito.
Questi sono i piatti che mi piacciono di più! Io invece sono uno strenuo sostenitore del facile ma buono! E solo la carne di cinta senese è buonissima, figuriamoci con il condimento buono e semplice che l'accompagna! Un bacio
Ciao Andrea, con gli ingredienti di eccellenza non importa aggiungere granché!!!! Un bacio anche a te!
Anche a me questi piatti piacciono tanto.
Senti, questo è stupendo! W la semplicità!
Grazie Alessandra!