Tortini di pasta frolla all’olio extravergine di oliva

I tortini di pasta frolla all’olio extravergine di oliva, sono stati amore a prima vista! Ormai tutti conoscete la mia fissazione per le monoporzioni, ed il colore in cucina. Questo tortino oltre a soddisfare queste mie fissazioni è anche avvolto nella frolla salata all’olio che adoro, mi piace tantissimo! Croccante e saporita.

Le torte salate

“Un morbido ripieno, racchiuso in una sfoglia”. Questa è la definizione essenziale di torta salata. Poche parole che rimandano però ad una preparazione capace di essere interprete di complesse ricette della tradizione gastronomica italiana. Ma anche di improvvisazioni che vanno dagli avanzi da recuperare dal frigo, a ricette estemporanee quando il frigo è semivuoto. Questa versatilità è il successo delle torte salate, insieme alla facilità di esecuzione.

Come nascono le torte salate?

Le loro origini risalgono con tutta probabilità al periodo classico e si basano sulla cucina della sopravvivenza. Un modo per rendere commestibili verdure amare o carni dure. Sino dall’età imperiale, le torte salate sono sulle tavole dei più abbienti. Poi nel Medioevo, diventano protagoniste dei banchetti scenografici dell’epoca e poi del Rinascimento e dell’età barocca. Della torta salata si consumava solo il ripieno. La pasta serviva per costruire le architetture che servivano a creare lo stupore, ma era in realtà il recipiente di cottura. Serviva a proteggere il ripieno dalle elevate temperature dei forni, era spesso e di solito immangiabile.

Quando i banchetti divennero il simbolo del potere e della ricchezza dei nobili, le torte salate, divennero il simbolo dello “stupore”. Scrigni che contenevano le sorprese più assurde, come uccelli vivi che si libravano in volo al taglio della prima fetta o nani di corte. La soddisfazione dei commensali era più nello spettacolo che nel palato. Le carni erano dure, la conservazione del ripieno assolutamente approssimativa per cui l’obiettivo dei cuochi era coprire i sapori con salse e spezie.

Se i tortini di pasta frolla all’olio extravergine di oliva, vi sono sembrati interessanti, potreste provare anche la Torta salata “Bersaglio di Primavera”. Oppure potreste provare la Torta salata fiorita con patate ed erbette o la quiche di carciofi con sfoglia alle acciughe. Tutte queste torte salate fanno parte del nostro libro Torte salate.

Tortini di pasta frolla all’olio d’oliva

Sabrina Fattorini

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Portata Antipasti

Cucina Italiana

Porzioni 8 tortini

Ingredienti

  

Per la pasta frolla:

• 200 g di farina 00
• 50 g di olio extra vergine di oliva
• 1 uovo intero e 2 albumi
• q.b. di acqua naturale ghiacciata
• 1 pizzico di sale

Per il ripieno:

• 1 mazzetto di asparagi sottili circa 200 g puliti
• 1 spicchio d'aglio
• q.b. di olio extra vergine d'oliva
• 2 uova
• 100 g di panna fresca
• q.b. di sale
• q.b. di pepe

Istruzioni

 

Per la pasta frolla:

• Preriscaldare  il forno a 200°.
• Inserire nel mixer farina, olio e sale (azionando a scatti per non scaldare).
• Aggiungere il tuorlo ed un goccio d’acqua fredda (in tutto ne occorrono 25/30 ml a seconda delle farine e della grandezza del tuorlo).
• Togliere l’impasto dal mixer e farne una palla. Avvolgerla nella pellicola e passarla in frigo a rassodare un'oretta.
• Spianarla con il mattarello fino a 2/3 mm e ricavare dei cerchi di pasta con i quali rivestire degli stampini monoporzione da budino, unti di olio.
• Bucare gli stampini con i rebbi di una forchetta. Riempire di fagioli o pesetti da pasticceria e infornare in forno caldo a 200° per circa 20 minuti. Cottura in bianco.
  

Intanto preparare il ripieno.

• Cuocere gli asparagi tagliati a rondelline sottili, in una padellina con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio. Devono restare al dente. Salare e pepare. Far raffreddare.
• Intanto sbattere le uova con il sale e pepe, unire la panna ed in ultimo gli asparagi.
• Togliere gli stampini dal forno appena dorati, togliere i fagioli o i pesetti.
• Riempire le coppettine di frolla con il ripieno ed infornare a 200° per circa 20 minuti (si deve rassodare l’impasto).