Tortini di frolla nera e grano saraceno: la colazione di Natale

Tortini di frolla nera e grano saraceno: la colazione di Natale

I tortini di frolla nera e grano saraceno: la colazione di Natale. Perché ci preoccupiamo ogni anno di fare pranzi particolari, cene speciali, ma nessuno pensa di fare una colazione indimenticabile la mattina di Natale? Quest’anno vi lascio una ricetta, fantastica con il grano saraceno che purtroppo utilizzo veramente poco, giusto per i pizzoccheri. E pensare che l’idea mi è venuta al supermercato. Infatti, quando vado a fare la spesa, guardo gli altri consumatori. Li osservo con l’occhio analitico da scienziato perché vedo tanti comportamenti strani. Con il cibo molte persone hanno un rapporto un po’ contorto.

In neo separato

Ad esempio il single uomo, in particolare quello che è single da poco, (tipo lasciato dalla moglie o dalla fidanzata storica) guarda il cibo con terrore, prende in mano i prodotti, li osserva come si fa con i nemici ed intanto si chiede, cosa ci fa lì. E’ spaesato, ma appena si sarà ambientato, acquisirà una certa sicurezza e utilizzerà il carrello della spesa per imbroccare una con cui passare la serata.

I vecchietti

I miei preferiti sono i vecchietti, che comprano tutti i giorni 4 cose, ma la mezz’ora della spesa è il must della giornata: un vero momento di socializzazione. Conoscono tutte le cassiere per nome ed hanno le loro preferite. Tengono pure il conto delle loro ferie e delle giornate di riposo.

La tipa figa

La tipa “sono figa solo io” è il mio momento di divertissement. La vedi aggirarsi tra i salumi con la faccia schifata di chi pensa: “Tanto non mi freghi! Non metterò a repentaglio la mia mitica taglia 40 per te!” Ma intanto lanciano allo scaffale in questione, una lunga occhiata voluttuosa e languida come ad un amante che fugge. Se fanno anche il sospiro, sono proprio da manuale!

La detective

Poi ci sono quelle come me, che passano tra gli scaffali come Sherlock Holmes alla ricerca delle novità, delle particolarità, anche delle stranezze, perché chi si interessa di cucina ha sempre il desiderio di cose nuove. La cosa buffa è quando ti viene l’idea davanti ad un prodotto. Quando pensi a come utilizzare il grano saraceno decorticato in chicco, non per una zuppa, ma per un dolcetto per la colazione. Sicuramente, non sembro normale, mentre sorrido al pacchetto di grano saraceno decorticato bio di Nuova Terra, (azienda toscana con una varietà incredibile di prodotti). Chi mi vede penserà che qualche rotella mi è andata fuori posto, ma per fortuna non può seguire il flusso dei miei pensieri altrimenti, correrei il rischio di essere internata.

Tortini di frolla nera e grano saraceno: la colazione di Natale

O la regista?

Infatti con questo pacchetto in mano, mi sono già fatta tutto il film: tortini di frolla al cioccolato sottile e croccante, dentro un cuore morbido di crema di grano saraceno decorticato. Uno splendido dolcetto per la prima colazione! Talmente splendido che me lo immagino per la colazione di un giorno speciale: Natale. Poi di corsa a casa perché se mi viene in mente qualcosa non ho pace finché non l’ho realizzata.

Il grano saraceno

Sono particolarmente felice di questa ricetta, perché è un modo diverso per consumare il grano saraceno che nella mia dieta è rappresentato unicamente dai pizzoccheri. Visto che succede 3 o 4 volte ogni inverno, è un peccato perché il grano saraceno è pieno di principi nutritivi importanti: ha proteine ad alto valore biologico, contiene ferro, fosforo, rame, zinco, selenio e potassio, vitamine ad antiossidanti.
Questa pianta fu introdotta nel Medioevo dall’Asia (si pensa dal Tibet) in Europa del Nord e Russia, ed è scesa poco nel continente perché necessita di clima montano. Infatti oggi è coltivato essenzialmente nelle valli alpine ed in particolare nelle province di Sondrio e Bolzano.

Tortini di frolla nera e grano saraceno

Sabrina Fattorini
Portata dolci
Cucina Italiana
Porzioni 6 tortini

Ingredienti
  

per la pasta frolla al cacao:

  • 250 g di farina
  • 50 g di cacao amaro
  • 125 g di zucchero
  • 125 g di burro morbido
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • 3 cucchiai di acqua ghiacciata
  • 1 cucchiaio di burro per imburrare gli stampini

per il ripieno:

  • 600 ml di latte
  • 1 bacca di vaniglia Bourbon i semi
  • 100 g di grano saraceno bio decorticato
  • 70 g di zucchero
  • 1 uovo
  • 6 nocciole sgusciate e pelate per decorare
  • q.b. zucchero a velo per decorare

Istruzioni
 

per la frolla

  • In una ciotola, inserire cacao e farina setacciati. Fare la fontana e inserire al centro il burro tagliato a dadini. Impastare bene con le dita fino ad ottenere un composto sabbioso, quindi aggiungere lo zucchero e mescolare velocemente. Aggiungere l'uovo ed il sale e se c'è bisogno l'acqua, impastando velocemente fino a formare una palla. Avvolgerla nella pellicola e trasferirla in frigo per almeno mezz'ora.

per il ripieno

  • Mettere a bollire il latte in una casseruola con il fondo spesso, mescolando di tanto in tanto perché non si attacchi, insieme ai semini della bacca di vaniglia. Sciacquare il grano saraceno decorticato sotto l'acqua e quando il latte bolle unirlo nella casseruola. Far cuocere a fiamma bassa, finché il grano non avrà assorbito tutto il latte e sarà morbido. Unire lo zucchero e fa raffreddare completamente nella casseruola chiusa con un coperchio. Quando il composto è raffreddato, aggiungere il tuorlo e l'albume montato a neve, aggiungendolo a cucchiaiate e mescolando dall'alto verso il basso perché non si smonti.

Comporre i tortini

  • A questo punto, preriscaldare il forno a 180°, togliere la frolla dal frigo e stenderla sottile. Imburrare gli stampini e foderali con la frolla, sul fondo e sul bordo fino all’orlo. Bucherellare con la forchetta la frolla negli stampini, riempire ogni stampino con il ripieno fino all’orlo. Ritagliare poi 6 dischi diametro 8 cm per chiudere la sommità degli stampini. Decorare la sommità con una nocciola piemontese. Infornare per 30 minuti a 180°. Lasciar raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
  • Si possono mangiare caldi, dopo una decina di minuti dall'uscita dal forno, (prima sono da ustione) oppure freddi.
  • Sarà comunque un buonissimo inizio per il vostro Natale!

Note

La bacca di vaniglia, una volta tolti i semi non va buttata, può servire a profumare lo zucchero (facendolo diventare “vanigliato”), basta inserire la bacca in un barattolo di vetro con tappo ermetico e ricoprirla di zucchero. Lo zucchero si consuma normalmente ed il profumo di vaniglia dura molto tempo.

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