Oggi tiro fuori dal mio album di ricordi familiari, la ricetta delle mitiche polpette di carne e patate dello zio Giovanni, per festeggiare la giornata nazionale della polpetta per il “Calendario del cibo italiano” e Elena Castiglione che ne sarà ambasciatrice.
Lo zio Giovanni
E’ una ricetta buona e semplice come la persona dalla quale l’ho appresa: lo zio Giovanni. In realtà non era mio zio, ma lo zio del mio ex marito, con il quale ho mantenuto un bellissimo rapporto anche dopo il mio divorzio, perché era una persona speciale.
Faceva il “tutto fare” in una grande tenuta agricola nella zona del Chianti Classico e sapeva fare tante di quelle cose, che era una continua sorpresa. Inoltre, in anni in cui gli uomini in casa, mai e poi mai si sarebbero avvicinati ai fornelli, lui cucinava come uno chef provetto, tutti i piatti della nostra tradizione e anche quelli antichi e dimenticati.
Le polpette
Un piatto che faceva magnificamente erano le polpette. Per lui erano un rito e detestava l’idea che qualcuno le considerasse un piatto da riciclo. Era un predicatore della buona cucina fatta con ingredienti di eccellenza e di provata genuinità: sulle polpette, poi, aveva una specie di fissa. La carne doveva essere il miglior vitellone macinato che si potesse trovare, le uova del suo pollaio, le patate, il prezzemolo e l’aglio del suo orto, il miglior Parmigiano Reggiano e una scorzetta di limone, manco a dirlo coltivato nella sua limonaia.
Un piatto conviviale
Ogni volta che le cucino, mi tornano in mente le immagini di immensi vassoi di polpette che portava in tavola in allegria. Un piatto che metteva subito il buonumore ai commensali, perché si capiva dal profumo quanto erano buone,
Io invece me ne faccio piccole quantità e spesso le servo come finger food. Le dosi che trovate vanno benissimo per un secondo piatto, ma ho inserito anche il numero, in modo che se volete servirle in monodose, saprete come regolarvi.
Queste polpette, si mantengono morbidissime all’interno, lievemente profumate di limone, ed hanno un guscio croccante. Se fritte come si deve, non sono mai unte e quindi servirle come finger food è davvero una buona idea.
Se vi è piaciuta la ricetta delle mitiche polpette di carne e patate dello zio Giovanni, potreste provare le polpettine di pane e mozzarella, buonissime e sfiziose adattissime per gli aperitivi.
Polpette di carne e patate
Ingredienti
Per 24 polpette diametro 4 cm
per l’impasto:
- 150 g di carne macinata di vitellone razza chianina
- 150 g di patate lessate e passate allo schiaccia patate
- 1 uovo
- 2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
- 1 spicchio d'aglio
- 2 cucchiai di prezzemolo tritato
- q.b. di sale
- q.b. pepe macinato al momento
- q.b. di scorza di limone grattugiata
per la frittura:
- 100 g di farina di grano tenero
- 100 g di pan grattato
- 2 uova
- 1 l di olio extra vergine di oliva o di semi di arachide
- q.b. di sale
Istruzioni
Preparazione delle polpette:
- In una ciotola, mescolare accuratamente, la carne macinata, le patate lessate e schiacciate con lo schiaccia patate e fatte raffreddare, l’uovo, il Parmigiano, lo spicchio d’aglio tritato finemente, il prezzemolo tritato, sale, pepe e la scorza di limone grattugiata.
- Quando il composto si presenta omogeneo, formare delle palline di 4 cm di diametro. Sistemarle in un piatto, coprirle con la pellicola e farle riposare almeno 2 ore. Il riposo è fondamentale per compattare le polpette ed amalgamare i sapori.
- Dopo il riposo, passare le polpette nella farina, poi nelle uova sbattute, poi nel pan grattato.
Frittura
- In un pentolino alto far scaldare l'olio e friggere le polpette finché non sono dorate. Salare e servire caldissime.
Carine queste polpettine e bellissima la presentazione!
A te bravissima per averle replicate.. però posso averne qualcuna in più? sono golosa 🙂
Hai capito lo Zio Giovanni! Ha ragione, frutto di avanzi??? Mica tanto! Se fatto a mestiere con religiosa cura, altro che svuota frigo!
Grazie Angelica, molto gentile!!! 🙂
Salve, posso chiedere se si possono conservare già cotte in frigo per un paio di giorni oppure l’impasto pronto, per 24 ore? Grazie!
Salve Valeria, si conservano sia crude 24 ore che cotte un paio di giorni. Anzi il top è preparare l’impasto, lasciarlo un paio d’ore, ma anche mezza giornata in frigo. Poi formare le polpette e cuocerle anche il giorno dopo. Saranno più saporite, compatte, ma si manterranno morbidissime! Se le conservi già cotte puoi scaldarle con il sugo di pomodoro come in questa ricetta: https://www.architettandoincucina.it/2021/10/polpette-al-sugo.html
Prova, sentirai che bontà!
Ciao Simo, di solito ne faccio una valanga, ma non avanzano mai!!! .)
Ormai ho adottato questa strategia:quando le faccio, le faccio al meglio! 🙂
Ottime… mi piace moltissimo la crema di yogurt al curry 🙂
Grazie Francesca, io adoro tutte le creme di yogurt!!!
Aveva ragione lo zio Giovanni, non nascono come piatto di riciclo e se fatte con ingredienti scelti sono le regine della tavola!
E ci credo che con la qualità di questi ingredienti ti riesce un piatto stellare!La qualità delle materie prime fa la vera differenza! Belle le salse di accompagnamento
Zio Giovanni: the best!!!
Infatti lo zio Giovanni era uno veramente molto avanti!!!
E…bravo lo zio Giovanni!!!! Ottime le idee di salsine per accompagnamento.
I miei figli sono fanatici delle salse da accompagnare al fritto! Così sperimento, e a volte esce qualcosa di buono! 🙂
Che buone che devono essere, tra l'altro quando all'interno di una polpetta ci sono le patate è sempre un successo in termini di sapore e scioglievolezza. Bravissima sabrina!
Effettivamente in questa ricetta le patate danno una morbidezza unica! Grazie! 🙂
Ottima versione di una di quelle ricette di famiglia che rappresentano un vero e proprio tesoro.
Deliziose presentate in versione finger food. Ottima proposta, Sabrina!
Un caro abbraccio,
MG
Ciao Maria Grazia, un vantaggio di avere famiglie allargate è quello di avere un bacino più grande da dove attingere per le ricette tradizionali. Poi io ho "una passione vera, profonda, carnale per il flamenco"… ops, per il finger food!
Che "chiccheria"!!!! All'inizio mi hanno ricordato tanto le polpette che amava fare mia madre… ho detto: tali e quali!!! Poi quelle salse di accompagnamento… Lei no, non le ha mai messe. Ma avrebbe subito copiato… e pure io! Complimenti e grazie per la tua partecipazione!
Le salsine sono una scoperta!
Grazie Elly, sono quelle ricette buone che continuando a fare "modernizzi" con quello che ti piace! La partecipazione è stata un piacere! Sto amando il Calendario!
Per i miei figli una necessità… Senza salsine, il fritto non è una goduria!
"Era un predicatore della buona cucina fatta con ingredienti di eccellenza e di provata genuinità: sulle polpette aveva una specie di fissa. La carne doveva essere il miglior vitellone macinato che si possa trovare, le uova del suo pollaio, le patate, il prezzemolo e l'aglio del suo orto, il miglior Parmigiano Reggiano."- STANDING OVATION allo zio Giovanni, che io sono del suo partito. Mai riuscita a mangiare una polpetta "di riciclo", proprio perchè cresciuta a polpette fatte sempre partendo da zero-e dal meglio. E standing ovation anche a te che le hai interpretate con la solita classe. Bravissima!
Grazie Alessandra, i complimenti della Van Pelt, come sappiamo valgono doppio!! Baci!