Non che sia una gran consumatrice, ma la confettura di pesche e vaniglia con il metodo Ferber, la faccio tutti gli anni, perché mi piace proprio tanto. Non sono neanche una gran produttrice di marmellate e neanche di confetture, visto che ormai la CEE ha decretato che la marmellata è solo di agrumi e tutte le altre si definiscono confetture.
Ma abbiamo un pesco che solitamente è molto produttivo, quindi quei pochi vasetti me li preparo ogni anno da quando ho scoperto il metodo Ferber. Le marmellate sono veloci da fare, mantengono i colori della frutta, ma hanno una pecca: contengono molto zucchero. Così ho fatto un po’ di esperimenti e questo ve lo consiglio proprio.
Christine Ferber è la grande maga della confettura accreditata da Ducasse e le sue marmellate sono poesia pura. Però da anni mangio marmellate senza zucchero e le sue mi sembrano sempre un po’ troppo dolci. Allora ho fatto questa prova con lo zucchero dimezzato e di sapore, per me è stupenda. Naturalmente con meno zucchero si mantiene per tempi minori, ma ne faccio poca quantità, così per me non è un problema.
Se vi è piaciuta la confettura di pesche con il metodo Ferber, vi consiglio di provare anche la confettura di fragole e la confettura di ciliegie.
Per tutti i dubbi su sterilizzazione, conservazione ed eventuali rischi, leggete questo post.
Confettura di pesche con il metodo Ferber
Ingredienti
- 1 kg di pesche nettarine gialle pesate al netto di bucce e noccioli
- 500 g di zucchero semolato bianco
- 60 ml di succo di limone il succo di un limone grande
- 1 limone la scorza grattugiata
Istruzioni
- Sbucciare le pesche e togliere il nocciolo. Tagliarle a pezzettini piccoli, mescolarle con succo e buccia di limone, lo zucchero e lasciar macerare tutto per un’ora in frigo, coperto con un foglio di carta forno, in un contenitore di ceramica o vetro.
- Trascorsa l’ora, trasferire il tutto in una casseruola di rame da marmellate o in una casseruola in acciaio inox con il fondo spesso e portare tutto “quasi” ad ebollizione. Il composto non deve bollire, deve “fremere”.
- Spegnere e versare di nuovo il composto in un contenitore di ceramica o vetro. Coprire di nuovo con la carta forno a contatto con la frutta e lasciar riposare per una notte in frigo.
- Il giorno successivo versare le pesche in un colino foderato di garza leggera. Trasferire lo sciroppo che esce in una casseruola con il fondo spesso e portarlo ad ebollizione (esattamente a 105°, a questa temperatura comincia ad addensare). Schiumare se necessario, quindi unire le pesche.
- Lo sciroppo deve iniziare ad addensarsi prima di unire la frutta a pezzetti (occorreranno circa 10 minuti).
- Con le dosi di zucchero indicate dalla Ferber, il tempo di cottura si riduce molto, avendo ridotto lo zucchero è necessario allungare un po' i tempi di cottura.
- Riportare a bollore e cuocere a fiamma viva per 10 minuti circa, schiumando se serve.
- Eliminare la bacca di vaniglia e verificare la densità della confettura con la prova del piattino, che consiste nel prendere un piattino freddo (non appena lavato in lavastoviglie) e colarci un po’ di confettura. Inclinando il piattino, la confettura deve scendere molto, molto lentamente.
- Si può lasciare la confettura a pezzetti oppure passarla con il frullatore ad immersione per renderla più spalmabile.
- Se la confettura ha la giusta densità alla prova del piattino, spegnere il fuoco e versarla nei barattoli precedentemente sterilizzati (cioè passati in forno a 160° per 15 minuti).
- Una volta riempiti, lasciando almeno un centimetro dal bordo, chiuderli con i tappi precedentemente sterilizzati (bolliti per almeno 15 minuti in acqua) pulire bene i bordi e capovolgerli su un tagliere di legno.
- Lasciar raffreddare i barattoli e girarli solo quando sono freddi.
La provo anche io 😀
Fammi poi sapere le tue impressioni!!! Buona giornata!!! 🙂
Secondo me l'aspetto è molto bello, la proverò! Un bacio 🙂
Ciao Valeria, aspetto i tuoi commenti !!! Un abbraccio!!! 🙂
Non conoscevo questo metodo. me ne ha parlato tempo fa un mio amico chef, vista la grande quantità di confetture che preparo e consumo. Ma finora non mi sono cimentata,per il grande quantitativo di zucchero presente.Però devo dire che il tuo risultato non mi dispiace affatto visivamente (stendiamo un velo pietoso sulle figlie adolescenti e il loro gusto critico ^_^). Mi sa che alla fine proverò a fare come te. Diminuire lo zucchero e vedere il risultato. Perchè 800 gr su un chilo di frutta…non ce la posso fà!!
Ciao Monica, così la marmellata è buonissima … ma agli adolescenti critici non è dispiaciuta alla fine … il primo barattolo è finito!!! Il mio consiglio è di provarla !!! Poi mi racconterai!!!